L’alba del nuovo giorno si presenta ricco di promesse che potranno diventare  realtà se, insieme, da Nord a Sud, inizieremo a fare un sapiente esame della situazione epocale che stiamo vivendo, passando poi ad un’azione congiunta informativa sulle possibilità di recupero sociale, sempre che le premesse di benessere, giustizia e verità, passino dalla ragione ai fatti, per una estesa potatura dei rami secchi a garanzia di pulizia integrale che ci tuteli da metastasi educative e dal ricorso ad intelligenze artificiali…Prima di continuare ad indirizzare i giovani verso scelte di vita non rispondenti alle predisposizioni umane, ad EVITARE che si proceda, in ambito scolastico in primo luogo, a rattoppamenti vari, SI DEVONO CONOSCERE LE DINAMICHE MENTALI CHE FAVORISCONO LA FORMAZIONE DELLA COSCIENZA, LA VISIONE CORRETTA DELLE COSE E DEL MONDO…,LE  REGOLE EVOLUTIVE E LE POTENZIALITA’ NATURALI NASCOSTE che necessitano di essere messe in luce e attivate attraverso l’esplicazione dei singoli talenti. 

…si, la scuola è al momento in grave difetto formativo e ci vuole coraggio anche nel dire che col nostro compiacimento di fronte a forze manipolatrici che inneggiano all’artefatto e alla spettacolarità di tutto, abbiamo contribuito a guastare l’armonia che viene direttamente da Dio e a Lui deve ritornare, per questo oggi, con coraggio, io, già docente di Educazione Artistica nelle scuole dell’obbligo, umile strumento a servizio della verità che con l’arte si rivela, mi permetto di contestare le linee di conduzione del gioco formativo in atto nelle scuole, le stesse che, sottovalutando l’insegnamento artistico, hanno condannato la società alla cecità e alla passività di fronte a forze corrosive identitarie, mettendo in serio pericolo il genere umano.

Ho vissuto nell’isolamento per oltre quaranta anni per via della VERITA’ di cui mi faccio carico e dei pregiudizi che ammantano l’Arte, senza escludere tra l’altro l’oscurantismo culturale che nasce dalla mancata sinergia elaborativa mentale tra sfera razionale e sfera sensibile e, mentre si continua a negare l’evidenza dello sfascio, impedendo a chi ha fatto dell’arte un laboratorio di esperienza per vita, mi servo degli strumenti telematici per garantire a tutti le informazioni che la stampa non ha voluto dare, impedendo di fatto il confronto delle idee che nascono da un percorso culturale e di vita in cui l’ARTE, riflesso dei modi elaborativi della mente e delle percezioni dell’anima, diventa protagonista e chiave di lettura del “sentire”, del “vedere” e del fare produttivamente nel rispetto di equilibri delicatissimi che non possono essere affidati alle macchine. Oggi da orchestrale attenta al richiamo e all’urlo di MADRE NATURA  non demordo di fronte alle forze oppositive e, facendo da solista in campo aperto, invito ad un concerto generale che dia forza ad un programma che rispettando il ruolo formativo tende a  ridare all’uomo la sua umanità. Bisogna superare anche gli schemi dettati dai mercati e dal pensare banale e comune sul bello che piace per inneggiare alla profondità dell’essere…oltre l’apparire delle maschere…

 

 

 

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